domenica 2 settembre 2012

Le cicatrici del guerriero



San Felice sul Panaro 
       Cantiere di costruzione di edifici temporanei che ospiteranno le scuole.


Domenica giorno di riposo. Ma non per tutti. Ho visto gli operai che lavoravano alla costruzione degli edifici temporanei che diventeranno le scuole.
E' stato bello.
E' stato bello pensare che, in fondo, poco importa quale sarà la struttura che ospiterà i bambini.
Don Milani e la Montessori non credo avessero bisogno di mura dorate.
Penso, che quello che importa davvero, siano le persone che accoglieranno i bambini. Quello che avranno voglia di fare e di trasmettere.
I nostri piccoli guerrieri hanno un esperienza alle spalle molto forte. Qualcosa che li differenzia dai loro coetanei. Le chiamerò piccole cicatrici. Che possono far male col cattivo tempo.
Un terremoto non è dolore personale. E' dolore e forte preoccupazione per coloro che hai di più caro. E' sentire la morte vicinissima. E' temere la morte vicinissima. Vissuta da te, adulto, e da lui, bambino. (Chi il 29 mattina non era insieme ai propri figli può capirmi.)
L'istituzione scuola si è interrotta all'improvviso. E con rammarico ammetto che ci ha lasciato soli per troppo tempo. Ma voglio pensare che ognuno avesse le sue buone motivazioni. Ora è tempo di guardare avanti.
Sono certo che, tutte le insegnanti, siano consapevoli che, i bambini che avranno di fronte, dovranno entrare, per la prima volta, all'interno di una struttura chiusa (i centri estivi sono tutti all'aperto) e starci per diverse ore, senza i genitori.
Sono certo che utilizzeranno tutta la loro esperienza per accogliere i bambini nel giusto modo.
Sono certo che, mai come quest'anno, si impegneranno per svolgere il loro compito nel miglior modo possibile e, insieme, lavoreremo per raggiungere lo scopo finale. Farci superare da loro.
Perchè io penso che in fondo sia questo l'unico scopo. Cercare di formare persone che siano sempre migliori di noi. E, nonostante il buio, che a volte ci coglie impreparati e ci fa sbattere la testa contro i mille ostacoli che possiamo incontrare, continuare ad impegnarci per creare dei piccoli guerrieri della luce.

"Un guerriero accetta la sconfitta. Non la tratta con indifferenza, non tenta di trasformarla in vittoria. Egli è amareggiato dal dolore della perdita, soffre all'indifferenza. Dopo aver passato tutto ciò, si lecca le ferite e ricomincia tutto di nuovo: un guerriero sa che la guerra è fatta di molte battaglie: egli va avanti." Paulo Coelho


(Penso che, d'ora in poi, her.etico parlerà solo attraverso novelle.
Ora mi voglio cullare nel privilegio di aver superato un terremoto e di avere comunque vissuto un'esperienza speciale...nel bene e nel male.)
Au revoir da her.etico

ps. Care amiche maestre come vedete nutro grandi aspettative nei vostri confronti ;-) Cri

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